Progetto di Alfabetizzazione Emotiva per bambini e ragazzi

“ Insegnare l’alfabeto delle emozioni è un processo simile a quello in cui si impara a leggere, poiché comporta la promozione della capacità di leggere e comprendere le proprie ed altrui emozioni e l’utilizzo di tali abilità per comprendere meglio se stessi e gli altri ”
(Kindlon e Thompson, 2000)

 

Introduzione
Ogni persona, in qualunque fase del proprio ciclo di vita, ha il fondamentale bisogno di dare un senso alla realtà. Realtà intesa come prospettiva nella valutazione del proprio presente in relazione al proprio passato e alla propria storia personale, e trovare in questo complesso passaggio un senso di continuità del Sè.

La ricostruzione della propria storia e delle proprie origini è un tassello fondamentale, utile per integrare l’esperienza presente in maniera coerente, funzionale e priva di distorsioni in genere auto-colpevolizzanti o distruttive.

La persona con alle spalle un vissuto prima di abbandono e poi di adozione  ha bisogno di aiuto per dare un senso alla sua “storia”.

L’aiuto si articola prevalentemente nella capacità di operare un percorso di costruzione o ricostruzione della narrazione della propria vita e di riuscire a riconoscere, comunicare, elaborare e integrare il difficile vissuto emotivo connesso a questo percorso.

I problemi di autostima, vergogna e controllo della rabbia sono in generale gli ostacoli più grandi che il bambino e la sua famiglia si trovano a dover affrontare.

Ciò che spesso risulta fuorviante ed estremamente dannoso è il fatto che il comportamento manifestato dal bambino appaia “provocatorio”, “dispettoso”, “oppositivo” e “distruttivo” (naturalmente con intensità variabili), attirando dall’ambiente esterno (famiglia, scuola, etc.) reazioni spesso punitive e squalificanti.

L’emotività espressa talvolta non appare congrua con la situazione vissuta in quel momento perché è il bambino stesso che non identifica in ciò che sente un vissuto di rabbia, vergogna, tristezza, paura, umiliazione.

Aiutare i bambini a fare ordine arricchendo il proprio vocabolario emotivo e  la propria consapevolezza, mettendola in relazione con situazioni reali, rendendola comunicabile e fronteggiandola con tecniche di conoscenza e controllo è scopo principale di questo percorso.

I ragazzi troveranno quindi  (con delle metodologie diversificate a seconda dell’età e dei livelli di maturazione di ciascuno) un luogo sicuro perché possano esplorare i propri sentimenti comuni circa l’adozione nelle varie fasi della propria vita. Per aiutarli ad integrare quella e le altre esperienze più pienamente.

Il programma di alfabetizzazione emotiva per fasi

a)  Sviluppare le competenze di base:

  1. L’ AUTOCONSAPEVOLEZZA intesa come la capacità di osservare le modificazioni fisiologiche che porta con sé un’emozione, la conoscenza delle emozioni di base e sociali sviluppando anche un vocabolario adeguato per parlare e nominare esse.
  2. Il RICONOSCIMENTO inteso come la capacità di osservare e riconoscere in se stessi e negli altri le emozioni.
  3. La COMPRENSIONE riguarda la capacità di collegare a situazioni, pensieri, comportamenti altrui gli stati affettivi; capire ad esempio quale situazione può provocare la rabbia ecc.
  4. L’ AUTOREGOLAZIONE, infine, riguarda la capacità di modulare e regolare gli stati emotivi a seconda del contesto e ad essere efficaci in situazioni di problem solving.

Sviluppo di competenze più complesse:

FASE 1
Argomenti riguardanti la conoscenza delle emozioni

  • Come dare un nome alle emozioni
  • Come riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri
  • Come il nostro corpo reagisce alle emozioni
  • Emozioni nocive, emozioni neutre, emozioni sane
  • Commentare immagini

FASE 2
Concetti chiave riguardanti le emozioni

  • Le emozioni possono cambiare
  • Si può avere più di un’emozione riguardo alla stessa cosa
  • Le persone possono provare emozioni diverse riguardo alla stessa cosa
  • Tutte le emozioni sono accettabili è la reazione ad esse che conta

Possiamo “misurare” un’emozione:  Durata, Intensità, Frequenza (il termometro delle emozioni)

FASE 2  (preadolescenti/adolescenti)
Identificazione del rapporto tra pensieri ed emozioni

  • Cosa penso della situazione?
  • Cosa penso di ciò che provo?
  • Identificazione delle distorsioni di pensiero (i pensieri “VIRUS”)

FASE 3
Riconoscimento e trasformazione dei pensieri disfunzionali

  • Individuazione dei pensieri disfunzionali e irrazionali
  • Regolazione dell’intensità emotiva
  • Regolazione dei pattern comportamentali
  • Imparare a parlare a se stessi in modo utile

FASE 4

  • Messa in pratica di nuovi modi di pensare, di sentirsi e di comportarsi;
  • Ricostruzione della propria linea del tempo:
  • Con le nuove competenze acquisite si riorganizzano le proprie esperienze di vita, passate, presenti e future.

Si costruisce una narrazione della propria Storia, priva di “ vuoti” che non consentono un’integrazione e continuità indispensabile per un adeguato sviluppo identitario.

“I fatti vanno bene perché sono fatti, quello che è spaventoso è non sapere se una cosa è un fatto reale, un mistero, una fantasia.”
(D. Winnicott, Bambini)

Modalità di svolgimento

  • Il progetto prevede la partecipazione di ragazzi dai 5/6 anni di età sino ai 18/20.
  • I ragazzi saranno suddivisi in piccoli gruppi costituiti da massimo 6 partecipanti.
  • Ogni gruppo avrà caratteristiche di omogeneità per età e per un più generale livello di sviluppo.
  • Numero degli incontri: 6
  • Frequenza degli incontri:  1 incontro settimanale o 1 incontro quindicinale;
  • Durata: un’ora e trenta
  • Orario: dalle 17 in poi
  • In base alle esigenze potranno essere previsti uno o più incontri con i genitori per condividerne obiettivi e criticità.
  • Gli incontri avranno luogo in via Tiziano n.22 a Cagliari.

Costi

Tariffa oraria: 80 euro

Conduttore

Dott.ssa Francesca Casano
Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale.
Studio Associato di Psicologia Clinica “Kaleidos”
Via Leonardo da Vinci, 2     –  Cagliari
Via Tiziano, 22                       – Cagliari

Recapiti
Tel.  Cell. :   320 6286020
E-Mail:        casano.francesca@tiscali.it

“… Ovviamente nessun percorso è una risposta al problema. Ma data la crisi che i bambini si trovano a fronteggiare, e data la speranza alimentata dai percorsi di alfabetizzazione emozionale, non dovremmo, ora più che mai, insegnare ad ogni bambino queste abilità, che sono essenziali per la vita? E se non ora, quando? ”
(Goleman, 1996)

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